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Casale Monferrato. PD: “Fallimento dell’amministrazione Casalese su tutta la filiera dei rifiuti”
06Giu
Riceviamo e pubblichiamo:
A Casale tutti i numeri sull’intera filiera dei rifiuti sono disastrosi. La TARI avrebbe già dovuto essere soppiantata dalla TARIP, e la tassa per i cittadini non andava né aumentata, né contenuta, ma diminuita!
La raccolta differenziata è diminuita al 58,4%! Mentre è aumentata nei comuni del territorio.
La produzione di rifiuto indifferenziato, quello che finisce in discarica per intenderci, è rimasta altissima.
Casale è peggiore dei comuni del territorio ed è decisamente peggiore di città piemontesi equivalenti, come ad esempio Bra (30mila abitanti, al 90% di raccolta differenziata) e Chieri (36mila abitanti, all’83% di raccolta differenziata), che stanno banalmente attuando il progetto sul quale questa amministrazione è colpevolmente in ritardo.
Non ci sono alibi, tutti i numeri sono impietosi: registriamo il completo fallimento dell’amministrazione Casalese su tutta la filiera dei rifiuti e a farne le spese sono i cittadini di Casale e anche quelli dei Comuni del territorio che si ritrovano spalmati e a dover coprire una parte dei costi dovuti alle inefficienze di Casale e, anche, ai servizi aggiuntivi che l’Amministrazione casalese fa pagare in tassa rifiuti direttamente ai cittadini.
Il resoconto sui rifiuti 2022 per Casale Monferrato è impietoso: per la Raccolta Differenziata RD c’è una diminuzione dal 61,23% al 58,24%, di fronte all’obiettivo di legge del 65%, che fa scendere la media del consorzio casalese dei 44 Comuni al 63,12%, (che senza Casale sarebbe stata ben oltre il 70%), portando il Consorzio stesso, a meno di deroghe, a essere sanzionabile.
La produzione di rifiuto indifferenziato, quello che va a finire in discarica, è pari a ben 193 kg/abitante per Casale, lontano dagli obiettivi di 159 kg/ab per l’anno 2022 e molto più alto (in taluni casi più del doppio) rispetto a quello che producono diversi Comuni del nostro territorio. Risultato di gravità ancora più alta se si pensa che il rifiuto totale prodotto (differenziato più indifferenziato) è diminuito!
Se, infatti, il rifiuto totale prodotto è principalmente legato alla contrazione lavorativa, economica, turistica del territorio, il rifiuto differenziato è proprio il termometro dell’azione amministrativa rispetto agli obiettivi ed è il rifiuto che va a riempire la discarica.
I dati sono inequivocabili e decisamente inferiori agli obiettivi.
Purtroppo, il percorso virtuoso iniziato anni fa nel nostro territorio è penalizzato a causa dei ritardi sull’avvio della tariffazione puntuale dei quali l’Amministrazione è responsabile.
Lasciare invariata la TARI sarebbe già stato un insuccesso, invece registriamo addirittura un aumento di circa il 6,2% per le utenze domestiche rispetto all’anno precedente (da 4,442 milioni a 4,720 milioni), di cui una parte importante riconducibile proprio alle metrature e non alla parte variabile legata al “pago per quanto produco”.
Senza l’azione di ARERA (Autorità di Regolazione per Energia reti e Ambiente) che ha mitigato l’aumento di Casale sui Comuni del territorio, gli aumenti per i cittadini casalesi sarebbero stati ancora maggiori.
Si sono sprecati fondi del PNRR per aggiungere altri cassonetti, perché se le isole potevano avere un senso 15 anni fa, certamente non lo hanno più ora in un’ottica TARIP e andranno a complicare ulteriormente il percorso di Casale e il territorio.
Assurdo e assolutamente infondato sentire che Casale sia in ritardo e abbia più problemi dei paesi perché è grande e hai i condomini e la zona industriale. Ci sono paesi del nostro territorio con condomini e aree industriali che non hanno avuto aumento del Piano Economico Finanziario, pagano meno di tassa, hanno la raccolta differenziata oltre il 70% e producono la metà di rifiuto indifferenziato per anno (cioè Casale a parità abitanti riempie il doppio la discarica). E come già riportato, ci sono città come Bra e Chieri, che hanno risultati ben migliori pur avendo ovviamente sia gli insediamenti industriali sia molti condomini.
La TARI non andava aumentata e neppure contenuta, ma diminuita!
Sul fronte della gestione, raccolta, trattamento e tariffazione registriamo un pesante fallimento dell’Amministrazione, una conseguente penalizzazione per l’intero consorzio, per l’azienda partecipata Cosmo, per i cittadini casalesi e di tutto il territorio.
Partito Democratico, Circolo di Casale Monferrato
Casale Monferrato. PD: “Fallimento dell’amministrazione Casalese su tutta la filiera dei rifiuti”
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