Pianificare interventi mirati e tempestivi grazie a QUDISTRO, uno studio sui cambiamenti nella qualità di vita dei pazienti colpiti da ictus cerebrale e dei loro caregiver durante il primo anno dalla dimissione.
L’ictus cerebrale (o stroke) ha un impatto importante sulla qualità di vita dei pazienti, con dipendenza nelle attività della quotidianità, dal cambiamento del tono dell’umore, all’alterazione del linguaggio e della deglutizione, fino a depressione e diminuzione dell’interazione sociale.
Ma lo stroke ha un impatto significativo anche sulla qualità di vita dei caregiver/familiari che se ne prendono carico: dalla letteratura, infatti, è stato ampiamente dimostrato che i caregiver di persone colpite da ictus presentano elevati livelli di stress, ansia e depressione; variabili che peggiorano, a loro volta, la qualità di vita del paziente. Con QUDISTRO si punta, con una pianificazione di interventi specifici, a migliorare proprio questi aspetti della vita quotidiana di pazienti e caregiver.
Lo studio, che vede come Principal investigator Tatiana Bolgeo, direttore del Centro Studi di Ricerca delle Professioni Sanitarie del DAIRI diretto da Antonio Maconi, è attivato tra i pazienti che sono stati ricoverati presso la Stroke Unit della struttura di Neurologia diretta da Delfina Ferrandi, e vede la preziosa collaborazione di Lucia Sumerale, coordinatore infermieristico di Neurologia, e del personale infermieristico della struttura stessa.
A causa dell’invecchiamento della popolazione italiana, si avranno sempre più pazienti affetti da ictus cerebrale e sempre più famiglie dovranno prendersi l’onere assistenziale: riuscire a prevedere quali variabili predicono la qualità di vita dei pazienti e dei caregiver, se esiste una interdipendenza tra gli stessi e se esistono diverse traiettorie nella loro qualità di vita, rappresenta un importante obiettivo strategico per migliorare la loro condizione e contenere i costi assistenziali.